Sette anni in macchina

Dov’è il progresso?

Anno di pubblicazione: 2000 – © di Francesco Pandolfi Balbi

Un italiano trascorre nel corso della propria vita quasi sette anni in auto e due alla ricerca di un parcheggio.

E’ il progresso.

Qualcuno direbbe che la causa è la sovrappopolazione, e che in fondo di qualche morte bisogna morire… a che servono, allora, tutte le ricerche mirate a farci vivere di più?

Secondo me il problema non è questo. Se esiste una causa del malessere della società che ci ospita (a dirla così sembra quasi che lo faccia con il rispetto e le attenzioni dovute alle persone di riguardo, ma tutti sappiamo che non è così), essa va ricercata non tanto sulla quantità degli umani che vivono sulla terra, quanto sugli squilibri che l’idiozia dei potenti (e, perché no, anche quella di quanti la permettono) genera per sostenere l’unica fonte di soddisfazione delle persone depresse: il potere.

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Quando la bellezza muore

Davvero amiamo i delfini?
Limitiamoci a sognarli.

Anno di pubblicazione: 2000 – © di Francesco Pandolfi Balbi

Chi ha detto che gli adulti non credono nelle favole? Domanda in giro, chiedi a qualcuno se gli piacciono i delfini. Molto spesso vedrai il viso del tuo interlocutore illuminarsi, gli occhi rilassarsi, udrai la voce farsi sognante.
E’ l’effetto delfino, animale nobile e premuroso, oggi divenuto strumento per fare soldi.
Facci caso, è una delle tante mode: il delfino lo trovi stampato ovunque, perfino sulle mutande. Appartiene alla nostra cultura d’eterni coccoloni ed è forse una delle poche immagini sulle quali al nostro cuore sia permesso di riflettersi in un modo socialmente accettabile.

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Le ricette di mamma Nicla *1

Gnocconi di spinaci: delicatissimi Anno di pubblicazione: 2000 – © di Francesco Pandolfi Balbi

Per oggi abbandoniamo avvertimenti salutistici e inviti all'uso di mutande di latta per dedicarci a uno dei piaceri più amati dagli italiani: la buona tavola.

Siamo convinti che conoscere i pericoli emergenti dal vivere in questa società sia utile solo se poi si è ancora capaci di godere delle cose meravigliose che la vita è capace di donare.

In altre parole: ben vengano moccoli e problemi ma, per la salute nostra e di chi vive intorno a noi, dedichiamo parte della giornata all'equilibrio, allo svago e al divertimento… anche cucinando!

Dentro la Notizia vuole essere anche specchio di umori, desideri e… appetiti; uno strumento a disposizione di chiunque voglia fotografare un concetto, un'idea o un'informazione allo scopo di lasciarne traccia. Per questo ti invito ad acquisire un spazio tutto tuo all'interno della bacheca, magari anche per farci gustare l'armonia di piatti che, come quello che viene presentato oggi, sono custoditi nella memoria di pochissime persone.

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Le ricette di mamma Nicla *3

Osso buco in umido

© di Francesco Pandolfi Balbi

In una teglia soffriggi 50 grammi di burro insieme a una piccola cipolla tritata.
Fai rosolare, poi aggiungi gli ossi buchi appena infarinati.
Condisci con sale e pepe e continua a far rosolare fino a quando avranno assunto un bel colore, poi versaci sopra del vino bianco secco.
Fai ritirare, solo in seguito aggiungi del brodo di carne.
Dieci minuti prima di togliere dal fuoco unisci il trito (preparato in precedenza) di prezzemolo e aglio, e delle piccole bucce di limone.

Le ricette di mamma Nicla *3

Le ricette di mamma Nicla *2

Tortino di carne e zucchine

Anno di pubblicazione: 2000 – © di Francesco Pandolfi Balbi

Un’altra leccornia dalla mente di mia madre, questa volta a base di carne e zucchine.

Metti in padella 50 grammi di burro, tre cucchiai d’olio d’oliva, cipolle. Fai soffriggere fino a doratura, poi aggiungi prezzemolo (tritato insieme a pochissimo aglio e, se vuoi, anche a mezza carota) e subito dopo 500 grammi di carne macinata e sale a piacimento. Fa’ insaporire, poi aggiungi due zucchine tritate e due cucchiai di pomodori anch’essi tritati.
Insaporisci ancora, aggiungi tre uova e amalgama bene mettendo poi in forno a 180° dopo aver sparso sulla superficie due cucchiai scarsi di pane grattato e qualche noce di burro.

Servi in tavola a raggiunta doratura.
E’ ottimo anche freddo.

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Will.ReBorn

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