Feng Shui, ovvero l’arte di abitare

Verso la salute della casa

Anno di pubblicazione: 2000 – © di Francesco Pandolfi Balbi

Risparmiare non vuole necessariamente dire abitare in una casa poco accogliente. Anzi, a volte la natura può offrirci, e per giunta completamente gratis, una miriade di ninnoli e soprammobili che potrebbero rendere più ospitale il nido che ci ospita.

Il Feng Shui, antichissima arte dell’arredamento, non si ferma certo alle proposte estetiche; è il frutto di esperienze e studi millenari sull’interazione fra la natura, il corpo umano e gli ambienti che lo ospitano.

Se solo consideriamo che sul nostro letto trascorriamo un terzo dell’esistenza, quello durante il quale il corpo è inerme e, in un certo senso, completamente aperto agli influssi della natura, appare chiaro quanto sia importante che il nostro riposo abbia luogo nel migliore dei modi.

Ma non si ferma certo qui il nostro bisogno d’armonia nei momenti di passività; è scientificamente provato che, ogni 90 minuti circa, tutti attraversiamo una fase di microsonno anche durante la veglia, e che la veglia stessa sia caratterizzata da fasi alterne di maggiore e minore attività sia metabolica che cerebrale.

Appare chiaro, quindi, come riposarsi per qualche minuto nelle giuste condizioni e, magari, nel giusto ambiente, sia regola più che opportuna. Lo stile di vita al quale siamo sottoposti è almeno parzialmente incompatibile con la natura umana, soprattutto se prendiamo in esame quegli ambienti lavorativi nei quali non sono concepibili né gli errori, né qualsiasi momentaneo rallentamento.

La dottrina del Feng Shui si basa principalmente su un concetto che in termini occidentali potremmo tradurre così: qualsiasi essere umano deve riposare in modo ottimale per poter dare il meglio nei momenti di produttività. La pretesa, da se stessi o dagli altri, di fornire prestazioni sempre e comunque massime, è contraria a una delle leggi di base della natura: come è sopra, così è sotto. E’ impossibile per la bilancia rimanere in equilibrio se continuiamo a versare sabbia su un solo piatto.

Esistono degli accorgimenti anche molto semplici che possono favorire un recupero più veloce e completo nei momenti di riposo. Il Feng Shui spazia prendendo in esame moltissimi particolari che spesso ignoriamo e, in modo tutt’altro che strano, va a braccetto con le modernissime scoperte della scienza, soprattutto quelle sui pericoli dell’inquinamento da elettrosmog. Del resto anche noi abbiamo la bioarchitettura, cioè una sorta di versione occidentalizzata del Feng Shui.

Nulla viene lasciato al caso e, se si affronta la cosa nel modo giusto, convertire la propria casa in un ambiente più sereno e salutare può diventare un vero divertimento.

Ovviamente non potremo ruotarla per orientarla nel giusto modo rispetto ai punti cardinali (uno dei principi del Feng Shui), ma esiste sempre e comunque un rimedio a qualsiasi problema.

Cominciamo, intanto, ad amare maggiormente l’ambiente che più di ogni altro rispecchia il nostro stato e inevitabilmente torna a influire su di esso.
La nostra casa è un accumulatore: manteniamone l’atmosfera sana e pulita, rispettiamola come rispettiamo noi stessi, perché la nostra casa è un’estensione di ciò che siamo.

C’è un detto: Mostrami la tua casa e ti dirò chi sei. Nulla di più azzeccato, a mio avviso.

Di libri sul Feng Shui ce ne sono in quantità. Scegline uno, seguine i consigli e da’ una svolta in modo semplice e divertente alla tua vita.

Si sa, a volte anche la stanza più lugubre diventa vivibile con un semplice sorriso e un tocco di verde.

Qualche informazione

La rete di Hartmann è un reticolo energetico che ricopre l’intera superficie terrestre. Nel suo stato naturale è composta da linee di forza parallele (est-ovest) e longitudinali (nord-sud) proprio come quelle che possiamo vedere sugli atlanti di casa nostra, solo che queste s’intersecano ogni 2 – 3 metri.

L’andamento delle linee di forza subisce l’influenza di numerosi fattori: campi elettrici (leggi: i danni da elettrosmog) generati dagli elettrodomestici o dai semplici impianti elettrici, presenza di corsi d’acqua sotterranei, conformazione morfologica della zona.

Sembra che rimanere per molto tempo su linee di forza regolari porti un beneficio, mentre sarebbe estremamente dannoso trascorrere lunghi periodi sui punti nei quali queste s’intersecano (nodi), soprattutto se lo fanno conseguentemente all’influenza degli elementi di disturbo sopra citati.

Comunque sia, questo è solamente uno degli aspetti del Feng Shui, che studia ogni maniera utilizzabile per far fluire l’energia nel giusto modo all’interno degli ambienti.

Per individuare la rete di Hartmann esistono più modi: si va dalla pura percezione umana all’uso di strumenti di rilevazione semplici (aste di rame, bacchette da rabdomante) o complessi (misuratori elettronici).

Molti di questi rimedi potrebbero apparire a dir poco maccheronici.
Gli esperti del settore sostengono che, se usati nella giusta maniera, funzionano.

Non ci resta che provare, come sempre divertendoci.

Francesco Pandolfi Balbi
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