Conosci te stesso: la Programmazione Neuro Linguistica *1

Un metodo per sviluppare le nostre potenzialità e raggiungere obiettivi impensabili

Anno di pubblicazione: 2000 – © di Francesco Pandolfi Balbi

L’uomo è dotato di una mente che gli permette qualunque tipo di attività e di procedimento.
L’uomo inventa l’esistenza del tempo, dello spazio, della coscienza, inventa persino l’esistenza stessa, e poi proietta i suoi ricordi di queste categorie nella situazione in cui si trova.
Vi attribuisce significato e si convince che, in certa misura, non si tratta affatto di una sua creazione.
In realtà l’uomo è un attore su un palcoscenico da lui stesso costruito, completo di tutti gli accessori e le scene.

(Steve Lankton)

Negli articoli pubblicati in questo sito abbiamo più volte fatto riferimento alla possibilità che l’uomo non percepisca la realtà oggettiva ma, al contrario, viva all’interno di un’interpretazione personale di essa. L’abbiamo scoperto solo ieri: le ipotesi alle quali eravamo giunti con le semplici sperimentazioni e riflessioni personali di tutti i giorni hanno un nome: Programmazione Neuro Linguistica (PNL).

Ci rallegra essere giunti individualmente, e percorrendo strade diverse, alle stesse idee proprie di questa scienza. Ciò, anche se nulla di definitivo può essere affermato, a nostro avviso non fa che convalidarne la validità.

La Programmazione Neurolinguistica è lo studio dell’esperienza soggettiva. Si tratta di un modello capace di sviscerare il funzionamento del comportamento umano analizzandone le componenti e i rapporti di causa-effetto. Il risultato è la possibilità di comprendere i meccanismi che conducono a quelli che il singolo può considerare soggettivamente come risultati positivi o negativi.

La neurolinguistica nacque all’inizio del novecento dall’esame scientifico della natura della coscienza. Prese avvio dal pensiero di William James, che riteneva l’evoluzione umana un frutto del progresso spirituale-emozionale-mentale. Teilhard de Chardin e Korzybski proseguirono più tardi il suo lavoro. Quest’ultimo, in particolare, analizzò approfonditamente la forte connessione fra il comportamento e i meccanismi del linguaggio, scoprendo che è pressoché impossibile apportare dei cambiamenti agli schemi del primo senza intervenire sul secondo. In poche parole, giunse all’idea che un semplice cambiamento nell’uso del linguaggio esercita un’influenza sulle esperienze della vita, sul nostro modo di percepirle e, quindi, anche sulle nostre prestazioni.

Ragionando ed esprimendoci diversamente dal solito, possiamo accedere a riserve di creatività, trovare soluzioni a problemi che ritenevamo impossibili da risolvere, scoprire nuovi modi di comunicare con il nostro prossimo e, se lo vorremo, accrescere enormemente la nostra gioia di vivere.

Esprimendoci in altri termini possiamo anche dire questo: se ci daremo da fare potremo conoscere i meccanismi del nostro pensiero e, a quel punto, intervenire sul loro funzionamento per pilotare la nostra vita anche attraverso il controllo del nostro modo di percepirla.

Oggi siamo ormai al punto in cui è possibile identificare la struttura del pensiero attraverso lo studio del comportamento. Questo ci da modo di analizzare le modalità di manifestarsi delle migliori prestazioni e degli individui di successo per estrinsecare e fare nostri i processi mentali che ne sono all’origine.

Solo adesso possiamo comprendere come avviene lo sviluppo della persona, raggiungere il successo indipendentemente dal contesto nel quale siamo inseriti.

La PNL, infatti, ha identificato una serie di atteggiamenti apprendibili che aiutano il raggiungimento degli obiettivi attraverso la duttilità dei comportamenti. Sono una sorta di guida neurologica a una vita più piena e divertente. Abbiamo intenzione di illustrarne i principi; l’appuntamento è per i prossimi giorni.

In alcune delle nostre pubblicazioni abbiamo parlato delle enormi analogie fra il funzionamento della mente umana e quello del computer. Non a caso scopriamo che una figura di spicco della PNL fu Bateson, studioso di cibernetica.

Oggi la PNL afferma che il successo è perseguibile attraverso l’analisi di se stessi e dei propri comportamenti, un’abitudine produttiva che conduce inevitabilmente all’individuazione dei comportamenti meno utili perché obsoleti o non più adatti al contesto, sostituendoli con procedure comunque personalizzate, ma assorbite dai soggetti “ben funzionanti”.

Così come un’azienda deve aggiornare frequentemente procedure, macchinari, tecniche di vendita e prodotti per rimanere competitiva, allo stesso modo è opportuno che ognuno di noi si rinnovi sia fisicamente che nella struttura del pensiero.

Scopriamo così che l’uomo ha sempre avuto un ruolo di radicale importanza nell’evoluzione del nostro pianeta: chi più di lui ha la possibilità di analizzare se stesso, di adeguarsi all’ambiente per mutarlo a vantaggio proprio e di una vita migliore per tutti i viventi?

Francesco Pandolfi Balbi
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