Veleno+Mente=Miracolo?
Cibi: il potere della preghiera
Mi sembra evidente: se ascoltassimo tutti gli avvertimenti sul cibo a proposito di veleni, pericoli e sofisticazioni, non mangeremmo per la rabbia e la paura, o dovremmo per lo meno restringere il paniere della scelta all’orto del nonno e, tutt’al più, alle poche aziende di produzione biologica dalle comprovate virtù.
Dopo anni di ricerche personali in questo senso mi viene il dubbio che non sia, questo, il modo più pratico di vivere; soprattutto se, come me, si è più o meno giunti alla conclusione che la mente crea.
Diamo per un’attimo una possibilità a quest’ultima ipotesi: dimmi, allora, cosa può creare una mente che pensi continuamente ai danni che ciò che si sta per ingerire potrebbe causare.
Sai cosa significa il termine psicosomatica? Significa più o meno che la psiche (il nostro universo mentale) e il soma (il nostro corpo fisico) sono i componenti fondamentali di un meccanismo complesso nel quale ciascuna delle due sostanze influisce in maniera determinante sull’altra.
Allora torno a chiedermi se sia più prudente passare il tempo a informarmi su quanto mercurio ingerirò insieme a una scatoletta di tonno o, piuttosto, DECIDERE (dato che la mia mente crea la mia realtà anche fisica) che quanto sto per ingerire, qualsiasi cosa sia, non farà altro che ripulire, nutrire e arricchire il mio corpo e la mia anima.
Riconosco che, detta così, sembra una boiata. Tuttavia non sono giunto a questa riflessione in modo leggero: a supportarmi sono una conoscenza parziale della fisica quantistica e l’enorme, sfaccettata corrente di pensiero che affonda le proprie radici in tempi ben più antichi di quelli che conosciamo e che afferma, come dicevo, che la nostra mente può TUTTO.
Non a caso mi sono giunte voci a proposito di qualche guru capace d’ingerire veleno con effetti pari a quelli di un sorso d’acqua preso dell’acquasantiera.
Ora, sono sempre stato uno scettico. La cosa mi sembra improbabile ma, in tutta onestà, le peggiori legnate della mia vita le ho prese per aver giudicato a priori… quindi ho imparato a non dare mai niente per scontato o, al contrario, per impossibile.
Vista l’impostazione di questo giornale non posso nemmeno analizzare in questa sede la veridicità di tali affermazioni, mi limiterò a lanciare uno spunto di riflessione, invito a indagare e analizzare un punto di vista che potrebbe realmente cambiare radicalmente il nostro modo di vivere.
In effetti, se fosse così, scopriremmo d’aver sempre delegato il nostro potere ad altri, scopriremmo che l’infinità di problemi che abbiamo sempre avuto è da attribuirsi principalmente a un nostro blocco interiore.
Proviamo, allora, e facciamolo con autentico spirito critico e avventuroso; analizziamo questa possibilità entusiasmante della quale la nostra facoltà di trasformare i cibi velenosi in vere e proprie panacee è soltanto uno degli infiniti aspetti positivi.
Del resto, se eliminiamo le false immagini create da molte religioni, la preghiera può essere considerata non tanto come una richiesta, ma come una vera e propria autoconvinzione che spinge la nostra mente a creare nuove realtà.
Possibile che, fin dall’antichità, chi si prendeva la briga di benedire tutto ciò che mangiava fosse un emerito imbecille?
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