Dedicato all’imbecille che ha affogato il suo cane
Quando non sai che fare per continuare a rispettare la Vita
Anno di pubblicazione: 2000 – © di Francesco Pandolfi Balbi
Ce l’abbiamo tanto con la vivisezione, con i cacciatori, con chi abbandona il proprio cane per farsi una nuotatina. Abbiamo ragione, io credo. A volte, però, si rischia di guardare la piantina di gramigna nell’orto del vicino quando nel nostro ce n’è un bosco intero.
Inorridisco, letteralmente, e mi verrebbe voglia di diventare il più esperto dei torturatori, quando sento dire in un ufficio che un tizio ha legato un sasso al collo del suo cane che gli stava antipatico e l’ha buttato in acqua per farsi quattro risate vedendolo annegare.
Dopo la tremenda rabbia del momento mi sono detto: Mah, vattelappesca… le chiacchiere volano… magari questo qui è uno sparaballe o, chissà, si parlava di un proposito e, di bocca in bocca, il proposito è diventato realtà.
UN CORNO!!!
Oggi leggo sul giornale di martedì primo agosto che la cosa è diventata un caso. Allora è vero!
Allora è vero che al mondo esistono simili deficienti.
Rimango sempre senza parole di fronte a questi fatti. Per natura cerco di comprendere e mi sforzo d’immaginare le attenuanti più miserevoli anche, egoisticamente, per non dover rifiutare la mia appartenenza alla stessa razza di questi imbecilli.
Veramente, REALMENTE, se potessi averli fra le mani, forse me ne strafotterei del mio spirito, giocherei molto fantasiosamente con il loro corpo.
Cani crocifissi; gattini uccisi a bastonate; e, nei laboratori, scimmie con le palpebre cucite per vedere se il radar che è stato impiantato nel cervello (senza anestesia, che costa cara?) funziona; e, in tutto il mondo, bambini, donne, uomini seviziati non solo per soddisfare i propri impulsi più o meno naturali, ma PER PURO DIVERTIMENTO!
Ragazzi, mi vergogno. Quante volte ho desiderato strapparmi di dosso la mia umanità… Andasse a farsi fottere, quell’umanità. Solo io posso sapere quale enorme peso ho avuto sull’anima dal giorno in cui ho messo insieme l’articolo sulla vivisezione. Solo io posso sapere cosa ho provato nel vedere, da bambino, un coetaneo che si divertiva a mettere i petardi nelle chiocciole o nel sedere dei gatti. Di esempi ne avrei a bizzeffe.
Eppure tanta gente ha provato e continua a provare una rabbia simile alla mia, certamente a volte peggiore.
Sono convinto da parecchi anni – ed è una convinzione ferrea – che ognuno di noi, in qualsiasi momento, dà sempre il meglio di se stesso. L’uomo, per natura, tende a evolvere ed è attratto dalla Luce. Se fa una cazzata come queste, vuol dire che ha vissuto esperienze talmente devianti da non poter comunque fare di meglio.
La penso così, che ci volete fare. E’ un’opinione alla quale sono giunto navigando, come tutti, nell’immenso oceano della sofferenza. Ne sono straconvinto. Forse un giorno capirò d’aver sbagliato ma oggi, lo ripeto, su questo punto sono irremovibile.
E’ la parte più spirituale di me che pensa questo. Ognuno di noi, però, ha dentro decine, centinaia di componenti diverse: una di queste, oggi, ha deciso di farsi sentire, perché vive per rispettare la Vita e diventa una vera e propria furia omicida se qualcuno si permette d’insozzare con le proprie nevrosi la purezza di un essere vivente; un essere vivente che esiste certamente per una ragione più degna del mero divertire, morendo, un porco; più degna del semplice dimostrare, per la milionesima volta fra mille sofferenze e, d’altra parte nel più profondo disprezzo per la vita, che la cremina per i glutei, se ci finisce negli occhi, non ci farà venire un tumore alla prostata.
Ora – e mi rivolgo al signore in questione – se Dio, la Natura, il Principio, l’Uno, l’Arché, la Beretta, la Juve (o comunque tu voglia chiamare ciò in cui credi) si degna di insufflare la vita in un essere che nasce per sua natura libero e senza difese di fronte alla nostra intelligenza, CHI TI DA’ IL DIRITTO, IMBECILLE, DI DISTRUGGERLO?
CHI TI DA’ IL DIRITTO, IDIOTA DEMENTE BALORDO (MA LE PAROLE NON POSSONO CERTO BASTARE), DI RIDERE MENTRE LO FAI?
Sono una delle molte persone che vogliono crescere donandosi, che cercano di comprendere e di non giudicare mai. Ma non siamo fessi che porgono l’altra guancia, viviamo per onorare con le nostre azioni la vita che ci è stata affidata: la nostra e quella di chi capita sul nostro cammino.
In nessun’altra occasione interveniamo senza richiesta e, anche se tale richiesta c’è, valutiamo sempre NOI se intervenire sia utile e, per di più, un nostro diritto-dovere.
Ma la Vita è la Vita, ci è stata affidata e chi la distrugge è nostro nemico.
Sta’ attento, imbecille, non verremo mai a cercarti. Ma se ti capiterà d’incontrare uno di noi durante una delle tue idiozie… comincia a correre e prega d’avere in mano il tuo fucilino.
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